Da oggi iniziamo a parlare di Padel.
Proponiamo una serie di articoli che, ci auguriamo, permettano ai nostri lettori meno esperti di migliorare rapidamente il loro livello “culturale”, tecnico e tattico al fine di ottenere maggiore soddisfazione e, perché no, maggiori successi.
Per iniziare facciamo un passo indietro nel tempo, alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso. Enrique Corquera, ricchissimo messicano, decide di costruire un campo da tennis all’interno della sua residenza. Purtroppo lo spazio disponibile è appena sufficiente a fare …….qualcos’altro: un campo da padel.
Come per il golf, anche qui si affermano altre ricostruzioni, più o meno fantastiche, che collocano l’invenzione di questo sport in precedenti secoli e in contesti veramente singolari.
Resta il fatto che Corquera ha il merito non solo di averlo più o meno casualmente inventato, ma di aver contribuito alla diffusione di un “mostro replicante” che nel volgere di appena mezzo secolo ha affiancato il tennis che, altrettanto casualmente, lo ha generato e chissà se, come pensiamo, lo supererà in termini di appassionati e giocatori. Dal Messico fino all’Argentina dove il padel è seguitissimo e dove viene giocato, insieme alla Spagna, ai suoi massimi livelli, è arrivato infine in Italia, dapprima in Emilia e nel nord-est. Bologna è stata la prima città in cui il padel, agli inizi degli anni ‘90 ha iniziato a diffondersi. Oggi Roma è la città con il più alto numero di campi e di giocatori, ma il suo sviluppo non trova pause su tutto il territorio nazionale.
Un impulso eccezionale allo sviluppo e diffusione del paddle in Italia è stato dato dalla categoria dei calciatori, specie quelli in “pensione”. E questa è un’altra analogia con il golf l’altro sport che noi di Sporttour ben conosciamo. Roberto Mancini, Francesco Totti, Vincent Candela, Luca Marchegiani, Daniele De Rossi, solo per citare nomi molto conosciuti, hanno seguito l’esempio dato da altrettanti famosi calciatori innamorati e bravissimi giocatori di golf: Luca Vialli, Alessando Del Piero, Daniele Massaro, Mirko Vucinić ed altri. A livello mondiale Zlatan Ibrahimović, sta avviando iniziative imprenditoriali in Svezia costruendo numerosi impianti di padel e ci risulta che anche all’ombra del Cupolone altri grandi nomi del pallone intendano fare lo stesso. Se poi a paddle gioca l’uomo più alto in grado del mondo sportivo italiano, Giovanni Malagò, presidente del CONI, non ci sono più dubbi che la sua affermazione in Italia e nel mondo ha ancora margini di sviluppo impensabili fino a pochissimo tempo fa.
Buon gioco e a presto risentirci.