Sporttour all’IGTM Links 2021

Sporttour è nata solo un anno fa ma è già al suo terzo appuntamento nell’International Golf Travel Market, la più importante fiera dei viaggi di golf riservata agli operatori turistici del settore.

Dal 23 al 25 marzo si svolgeranno tre giorni di intenso lavoro con centinaia di persone da tutto il mondo. 

Sporttour ha fissato una fitta agenda di incontri.

Anche questo appuntamento come quello di ottobre 2020 si terrà in videoconferenza e rappresenta l’occasione per confermare accordi consolidati negli anni e farne di nuovi, con i più importanti Resort che Sporttour sceglierà per i suoi clienti. 

Ci saranno anche i responsabili di molti Enti del Turismo spagnoli, con i quali il fondatore di Sporttour, Domenico Vendittelli, ha rapporti di lunga data. 

Pur essendo un appuntamento esclusivamente dedicato al golf ad alcuni di loro verranno presentate alcune idee di Sporttour relative al pádel. 

Questo in quanto le iniziative di Sporttour suscitano molto interesse nelle Istituzioni spagnole che si occupano di turismo sportivo. Infatti è forte l’interesse che il sistema Spagna dimostra per tutte le iniziative turistiche che sfruttino gli enormi investimenti, diretti ed indiretti, realizzati a partire dagli anni 70 del ‘900 che hanno creato, spesso dal nulla, intere cittadine dedicate allo sport. 

Dal golf, al tennis, dal calcio al pádel, intere province hanno fatto della loro destinazione un’attrattiva imbattibile. Un sistema che ha venduto fino a 65 milioni di notti l’anno legate al turismo sportivo (UNWTO Tourism Highlights, 2015).

Tale domanda ha indotto la creazione di un’offerta di servizi per l’intero mondo dei “viaggiatori per sport” con crescita di un mercato che negli anni si conferma altamente redditivo, facendo della Spagna la meta principale dei flussi sportivo-turistici.

Oramai sempre più……. si viaggia per sport, un fatto non un gioco di parole, soprattutto per chi ha voluto chiamare la sua nuova sfida “SPORTTOUR”.

Noi di Sporttour siamo i primi a viaggiare per assecondare le nostre passioni sportive e, la cosa più sorprendente è che continuiamo ad entusiasmarci in ogni occasione.

È per questo che anche in questo periodo abbiamo continuato a lavorare per trovare idee e migliorare la nostra offerta. Saremo pronti al momento delle prossime riaperture ad affiancarvi per riprendere a praticare i nostri sport in libertà e sicurezza.

Che sia per il golf o il padel, per il desiderio di scoprire nuovi luoghi e la voglia di metterci alla prova, prepariamoci al meglio per le prossime sfide.

Sport e divertimento sono le bandiere di Sporttour. 

PadelBoom: i numeri del 2020

Impianti e Campi

Nel 2019 in Italia il numero complessivo degli impianti di padel è cresciuto di oltre il 51% passando da 547 a 828, mentre la crescita dei campi è stata pari al 59% da 1.151 a 1.831. Il maggior incremento si è avuto nel Lazio, che rafforza la sua leadership (52 strutture e 152 campi in più). Immediatamente a ruota Sicilia (44/86) e Lombardia (24/68).

Altro dato estremamente qualificante è il numero medio di campi per singolo impianto. Nel 2020 è cresciuto da 2,1 a 2,2. Le proiezioni per il 2021, in ragione degli ordini già pervenuti ai costruttori, indicano target a 12 mesi ancora in crescita. 

Spostando il focus dell’analisi dalle regioni alle province, si nota subito come in testa, e con un certo margine, ci sia Roma, capolista di un Centrosud decisamente, almeno per ora, più avanti del resto d’Italia.

PROVINCE
TOP 15
STRUTTURE SPORTIVE
CON CAMPI DI PADEL
CAMPI
ROMA188538
LATINA3567
TORINO3162
MILANO2477
PALERMO2351
NAPOLI1935
CAGLIARI1737
BRESCIA1530
RAVENNA1524
BOLOGNA1445
PERUGIA1323
SIRACUSA1329
MODENA1229
BARI1128
CATANIA1128

Prenotazioni Campi

Prenota un Campo, leader delle prenotazioni in Italia, dichiara che le prenotazioni ricevute nel 2020 rispetto al 2018 hanno subito un incremento di oltre il 650% (1,6 milioni di campi prenotati vs. 240.000). La sola modalità di prenotazione on-line è cresciuta da 35.000 ad oltre 520.000 (+1.500%!). Chiave principale di questo successo è rappresentata dall’affermazione della App che, specie da apparato mobile, consente la rapida organizzazione di partite anche tra sconosciuti. Negli ultimi 12 mesi le partite organizzate da App sono passate da 19mila a circa 88mila. Gli utenti registrati sull’App erano a fine 2020 63mila contro appena 5.500 due anni prima.

Numero dei giocatori praticanti

Difficilmente si potrebbe credere ai precedenti numeri basandosi sui dati ufficiali del numero di tesserati FIT cresciuti di poco più del 13% nel 2020: 10.702 vs 9.470 ( 8.526 vs 7.308 uomini e 2.176 vs 2.133 donne)

In Italia la Pandemia ha prodotto probabilmente un incremento differenziale di padelisti decisamente superiore rispetto a quanto sarebbe stato in sua assenza . Nell’ultimo trimestre si è assistito ad un boom delle prenotazioni complice il divieto di praticare sport “di contatto”. I circoli di padel non riescono più a soddisfare la domanda dei giocatori che spesso sono obbligati ad accettare orari “improbabili” fino a poco tempo fa. Sulla scorta di queste percezioni quanti-qualitative gli esperti stimano che in Italia alla fine del 2020 i giocatori che frequentano almeno una volta a settimana un campo di padel possano essere tra oltre 400.000.

Nota della redazione: i dati riportati sono il risultato delle analisi effettuate da Mr Padel Paddle e Prenota un Campo

IL PADEL

Da oggi iniziamo a parlare di Padel.

Proponiamo una serie di articoli che, ci auguriamo, permettano ai nostri lettori meno esperti di migliorare rapidamente il loro livello “culturale”, tecnico e tattico al fine di ottenere maggiore soddisfazione e, perché no, maggiori successi. 

Per iniziare facciamo un passo indietro nel tempo, alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso. Enrique Corquera, ricchissimo messicano, decide di costruire un campo da tennis all’interno della sua residenza. Purtroppo lo spazio disponibile è appena sufficiente a fare …….qualcos’altro: un campo da padel.

Come per il golf, anche qui si affermano altre ricostruzioni, più o meno fantastiche, che collocano l’invenzione di questo sport in precedenti secoli e in contesti veramente singolari.

Resta il fatto che Corquera ha il merito non solo di averlo più o meno casualmente inventato, ma di aver contribuito alla diffusione di un “mostro replicante” che nel volgere di appena mezzo secolo ha affiancato il tennis che, altrettanto casualmente, lo ha generato e chissà se, come pensiamo, lo supererà in termini di appassionati e giocatori. Dal Messico fino all’Argentina dove il padel è seguitissimo e dove viene giocato, insieme alla Spagna, ai suoi massimi livelli, è arrivato infine in Italia, dapprima in Emilia e nel nord-est. Bologna è stata la prima città in cui il padel, agli inizi degli anni ‘90 ha iniziato a diffondersi. Oggi Roma è la città con il più alto numero di campi e di giocatori, ma il suo sviluppo non trova pause su tutto il territorio nazionale.

 
Un impulso eccezionale allo sviluppo e diffusione del paddle in Italia è stato dato dalla categoria dei calciatori, specie quelli in “pensione”. E questa è un’altra analogia con il golf l’altro sport che noi di Sporttour ben conosciamo. Roberto Mancini, Francesco Totti, Vincent Candela, Luca Marchegiani,  Daniele De Rossi, solo per citare nomi molto conosciuti, hanno seguito l’esempio dato da altrettanti famosi calciatori innamorati e bravissimi giocatori di golf: Luca Vialli, Alessando Del Piero, Daniele Massaro, Mirko Vucinić ed altri. A livello mondiale Zlatan Ibrahimović, sta avviando iniziative imprenditoriali in Svezia costruendo numerosi impianti di padel e ci risulta che anche all’ombra del Cupolone altri grandi nomi del pallone intendano fare lo stesso. Se poi a paddle gioca l’uomo più alto in grado del mondo sportivo italiano, Giovanni Malagò, presidente del CONI, non ci sono più dubbi che la sua affermazione in Italia e nel mondo ha ancora margini di sviluppo impensabili fino a pochissimo tempo fa.

Buon gioco e a presto risentirci.

Personaggi famosi che giocano a padel

Ci sono vip, personaggi famosi che giocano a paddle? Assolutamente sì: questo sport è amato anche dalle celebrities. Diffusosi negli anni ’90 in particolare negli stati del Messico, Spagna e Argentina, il paddle ora è apprezzato da persone di tutto il continente. Ma andiamo a vedere insieme le celebrities che praticano questo sport.

Personaggi televisivi italiani che praticano il padel

Tra i personaggi famosi che giocano a padel in Italia, ci sono dei noti conduttori televisivi. Solo per citarne tre, Amadeus – già fan del calcio, accorato interista – Paolo Bonolis, ma anche Fiorello. Ai tre si aggiunge anche Jimmy Ghione, storico inviato di Striscia la Notizia, che ha anche organizzato diversi eventi di beneficenza legati al padel.

Oltre ai conduttori della tv, però, ci sono anche diversi volti dello spettacolo. Ad esempio, Neri Marcorè ha dichiarato di giocare spesso a padel, specie dopo le riprese stancanti sui set cinematografici. Seguono, a livello professionale, Max Gazzè e Luca Barbarossa, che spesso partecipa ai tornei.

Personaggi famosi che giocano a padel: ex sportivi

Ancora, nella categoria dei vip che giocano a padel rientrano anche quegli ex sportivi che, finita la loro carriera nella disciplina in cui hanno avuto successo, cercano delle alternative. Un esempio? In Italia si può citare l’ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella.

Bisogna, però, anche citare il caso di due ex sportivi che hanno deciso di fondare il proprio club di padel. Stiamo parlando di due volti noti alla pallacanestro, quello di Alex Righetti e l’altro, di Davide Bonora; ricordiamo che i due sono medaglie olimpiche ad Atene 2004. Oggi, dunque, hanno fondato una società dedicata al padel e paddle, chiamata Eur Paddle Club, con sede a Roma.

Moda e tendenze nel padel

Recentemente sono nate moda e tendenze anche nel padel, un gioco che ha ormai successo dagli inizi degli anni ’90. Nato in Messico, si gioca a coppie, con una racchetta denominata “pala” (proprio da qui viene il nome padel). Per approfondimenti sul gioco, vedi anche la nascita del padel.

Ma cosa ha contribuito, in questa disciplina sportiva, alla nascita di vere e proprie mode?

Moda e tendenze nel padel: Brand Ambassador

Sicuramente, tra i fattori determinanti alla nascita di veri e propri trend nel padel, ci sono stati proprio i Brand Ambassador di questo gioco. Tra i primi, agli inizi degli anni 2000 in Italia, l’ex allenatore Roberto Mancini e l’ex capitano della Roma Francesco Totti.

Nel 2019, addirittura, Totti e De Rossi, insieme a Candela el campione indoor Alessandro Tinti hanno disputato un’amichevole all’Olimpic Padel Club. Questa gara ha influito molto come promozione del padel, perchè lo schieramento Totti-De Rossi ha ricalcato le dinamiche che avvenivano in campo.

Brand Sponsor del padel

Tra gli sponsor del padel, invece, un ruolo importante lo ha giocato il brand Cupra, ora Brand Sponsor dell’intera IPF (Federazione Internazionale di Padel).

Lo sponsor copre il periodo che interessa il World Tour Padel (2021) e si concluderà salvo rinnovi nel corso dell’anno successivo. Naturalmente, si tratta di una collaborazione importante, che coinvolge ben 16 nazioni e circa 280 atleti.

Proprio per questo evento, è stata presentata la Cupra Ateca Limited Edition, un SUV in edizione limitata a 1.999 unità. Tra le caratteristiche tecniche, cerchi da 20” in fibra di carbonio, cambio DSG a 7 rapporti e sistema 4Drive.


Il Covid-19 e il suo impatto sullo sport

L’emergenza Covid-19 ha segnato in modo indelebile questo 2020. Un anno da dimenticare per molti aspetti: uno dei tanti è quello sportivo.
La pandemia ha infatti inciso moltissimo sull’attività sportiva sia agonistica che amatoriale, per ovvi motivi. Per molti mesi abbiamo rinunciato a praticare attività sportive, soprattutto sport da contatto o che si svolgono in luoghi chiusi.

Covid-19 e sport: quali si possono praticare?

Alcune discipline però, sono rimaste nell’elenco delle possibilità che gli italiani avevano per quanto riguarda l’attività sportiva. Golf, tennis e padel secondo l’ultimo Dpcm – il decreto Natale – sono praticabili. Ovviamente sempre seguendo le restrizioni e le accortezze specifiche che ogni disciplina richiede:

Non c’è niente di nuovo rispetto alle regole attuate in precedenza per le zone dei due colori a cui abbiamo fatto riferimento. Si potrà fare sport solo all’aperto, senza uscire dal proprio comune, con la solita differenza applicata in questi casi tra attività motoria e l’attività sportiva in quelle “rosse” mentre in quelle “arancioni”, in più, si potrà giocare a tennis e a padel, che non rientrano negli sport di contatto, ma soltanto nei centri sportivi all’aperto predisposti per queste attività.

Fonte: Fanpage

Ci si potrà quindi allenare in tranquillità praticando tennis e padel, purché all’aperto. E per quanto riguarda il golf? La Federgolf ha messo a disposizione degli utenti un documento che risponde alle domande più frequenti in merito a questa situazione.
Nei circoli che resteranno aperti si potrà praticare l’attività sportiva solo individualmente. Sono sospesi tutti gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale fino al 31 gennaio 2021. È quindi consentita nei circoli di golf la possibilità di fare pratica. Vietate invece le gare di circolo.

Finora questi sport sono stati considerati fra i più sicuri da praticare poiché consentono di mantenere le distanze di sicurezza e non si pone il problema del ricambio dell’aria. Sebbene con alcune restrizioni, come ad esempio il divieto di utilizzare gli spogliatoi dei circoli sportivi o l’impossibilità di avere un caddie e di giocare a squadre nel caso del golf, queste discipline si possono svolgere nei giorni “arancioni” senza preoccuparsi di contravvenire alle regole del nuovo Dpcm.

Lo sport senza il pubblico dal vivo

Fra i cambiamenti più eclatanti che ha portato il Covid-19 nel mondo sportivo troviamo l’assenza del pubblico durante gli eventi sportivi. Questa nuova modalità di vivere le gare sportive si è potuta notare soprattutto negli stadi di calcio. Infatti durante le partite, da seguire in tv, si è sentito fortissimo il silenzio che circondava il campo da gioco, solitamente investito dal tifo sfegatato degli appassionati. Chissà che questa mancanza della tifoseria non abbia influito in qualche modo anche sui risultati delle partite? Probabilmente molti giocatori avranno risentito di questo silenzio: i cori e gli incitamenti dei tifosi di sicuro incoraggiano la squadra a dare il suo massimo. Ciò vale anche per tennis e padel, che nelle gare ai più alti livelli hanno ovviamente subito la stessa sorte.

Il pubblico sportivo aumenta nella fase 3

Per quanto riguarda coloro che seguono gare e competizioni di golf, tennis e padel in tv (ma anche gli appassionati di calcio), durante le prime fasi dell’emergenza Covid-19 non hanno potuto seguire i loro beniamini. Di riflesso anche le emittenti televisive hanno subito una brusca discesa in termini di ascolti. Non appena si è potuta riprendere l’attività sportiva ad alti livelli (soprattutto quella calcistica), le percentuali sono di nuovo aumentate. Un esempio è la finale dell’Atp a Sofia del 14 novembre, vinta dall’azzurro Sinner e trasmessa su Rai Due. Il match ha registrato una media di 721.000 spettatori raggiungendo il 4,3% dell’audience nazionale. Anche sui canali digital si sono registrati ascolti da record. Il World Padel Tour che si è svolto ad agosto e nella sua quarta tappa ha registrato 3.318.000 visualizzazioni sul canale YouTube ufficiale!

Campioni di padel dagli anni ’90 ad oggi

Chi sono i campioni di padel? Il padel, come abbiamo detto anche nei precedenti articoli, è una disciplina sportiva praticata maggiormente in Spagna e in Argentina. E proprio di queste due nazioni sono i migliori giocatori di padel a livello mondiale.

Le competizioni di questa disciplina sportiva si disputano a partire dalla fine degli anni ’90; vedremo, quindi, insieme, quali sono i giocatori più forti dal 1991 ad oggi!

Campioni di padel dagli anni ’90 ad oggi

Il primo campione in assoluto è Fernando Belasteguin. Soprannominato “il Messi del padel”, è diventato professionista a 16 anni ed è in assoluto il miglior giocatore di padel dell’Argentina. Belasteguin è stato cinque volte campione del mondo, restando imbattuto per due anni e con un curriculum vitae sportivo di 63 vittorie consecutive nei tornei. Attualmente ha 40 anni ed è il sesto nel ranking mondiale di padel.

Sempre campione dell’Argentina è Juan Martin Diaz, soprannominato “Galleguito”. Insieme al collega Belasteguin, è l’unico duo in grado di vincere 23 tornei consecutivi nella storia dello sport. Diaz si caratterizza per le sue capacità di usare al meglio le pareti per realizzare colpi vincenti. È ovviamente nato come tennista ma si è dato al padel appena due anni dopo l’apertura delle competizioni mondiali, ovvero nel 1994. Per 13 anni di fila è stato al vertice del World Padel Tour ed ha poi giocato in coppia con Francisco “Paquito” Navarro.

Terzo al mondo e sempre di nazionalità argentina, Maximiliano Sanchez Aguero. Lui ha battuto la coppia Belasteguin-Diaz nel 2010, passando così alla storia.  È soprannominato “lo squalo”, in spagnolo “el tiburon”; ad oggi è primo nel World Padel Tour in coppia con Carlos Daniel Gutiérrez. Dopo la sconfitta di Diaz e la separazione con Belasteguin, fu proprio Diaz, l’avversario, a sceglierlo come compagno nel duetto del 2015.

Concludiamo con Sanyo Gutierrez. Di nazionalità argentina, diventa professionista a 15 anni, ma si trasferisce in Spagna da maggiorenne. Raggiunge il successo nel Master Final nel 2013 e 2014, battendo la coppia Belastiguen-Diaz. Insieme al suo compagno, è Miglior Coppia al #GalaWPT2019.

I paesi del mondo in cui è più praticato il padel

Quali sono i paesi del mondo in cui è più praticato il padel?

Questo sport ormai ha conquistato anche l’Italia, ma in realtà sono la Spagna e l’Argentina le due nazioni in cui è maggiormente praticato. Ripercorriamone insieme la storia e scopriamo le competizioni mondiali che coinvolgono questa disciplina sportiva.

Padel: perché è diffuso maggiormente in Spagna e in Argentina

La risposta al perchè il padel sia diffuso maggiormente in Spagna e nel Sud America è semplice: questo sport fu inventato in Messico da un uomo di nome Enrique Corcuera che invitò un suo amico spagnolo ad assistere ad una partita. Innamoratosene, lo importò in Spagna, più precisamente a Marbella, già luogo noto per le vacanze sportive.

Ma la storia non finisce qui: fu proprio in Spagna, a Marbella, che giunsero due atleti argentini, i quali a loro volta si innamorarono del padel, importandolo in Argentina.

I paesi del mondo in cui è più praticato il padel: campionati mondiali

La Spagna e l’Argentina si sono meritate il titolo di campioni mondiali di padel a partire dai primi anni ’90. Nelle specialità doppio-uomini, iniziati nel 1992 ed aggiornati al 2016, la Spagna ha conquistato fino ad ora tre titoli da campione, contro dieci titoli vinti dall’Argentina.

Per quanto riguarda la nostra penisola, invece, il padel è arrivato in Italia solo nei primi anni ’90, quando nel resto del mondo si disputavano già le competizioni mondiali, da cui la nostra nazione era naturalmente esclusa. A questo link potete vedere l’incremento dei campi di padel ma anche le 15 migliori province in cui si può praticare questo sport. Senza dubbio, però, è l’Emilia-Romagna che detiene, attualmente, il record di regione italiana con i migliori campi da padel. Segue la Lombardia, che ha saputo addirittura sorpassare il Veneto, nonostante il padel sia nato a Vicenza.

I brand più importanti del padel

Se siete curiosi di scoprire i brand più importanti del padel, perché vi siete avvicinati da poco a questo sport o, al contrario, siete dei professionisti e volete migliorare scegliendo una buona attrezzatura, allora siete nel posto giusto!

Il padel è spesso definito come una via di mezzo tra il tennis e lo squash, pertanto capirete subito che è molto importante scegliere una buona racchetta.

I brand più importanti del padel: guida alla scelta di una racchetta

La prima cosa che è importante chiarire è che non esistono racchette standard e che vanno bene per tutti: dev’essere il singolo giocatore a calibrare la propria racchetta in base alle proprie caratteristiche.

Tuttavia, c’è un minimo comune denominatore: il materiale. Le racchette per il padel sono simili a quelle per il tennis, ossia in fibra di vetro, carbonio o kevlar. Sono, però, completamente diverse nella forma. La racchetta da padel non ha corde, ma ha dei piccoli fori al centro. Inoltre, è molto compatta: 45x25x 38millimetri di spessore.

Forma

Attualmente, ci sono tre tipi di forme per una racchetta da padel: rotonda, diamante, e lacrima. Vediamone insieme le caratteristiche che le contraddistinguono:

Attualmente, ci sono tre tipi di forme per una racchetta da padel: rotonda, diamante, e lacrima. Vediamone insieme le caratteristiche che le contraddistinguono:

  • Rotonda: ha un controllo del colpo migliore perché l’impatto della pallina è più vicino al manico; per contro, è minore la velocità del colpo. Tuttavia, è la forma migliore per i principianti.
  • A diamante: il bilanciamento è spostato verso l’alto, quindi si dà molta potenza ai colpi. La parte superiore appare un po’ schiacciata e, proprio per il poco controllo, spesso viene scelta da giocatori esperti.
  • A lacrima: a metà tra le prime due, assicura un ottimo rapporto controllo/potenza. Senza dubbio è la giusta via di mezzo tra principianti ed esperti.

Una chicca: maggiore è lo spessore del profilo della racchetta, maggiore è la velocità di uscita della palla.

I brand

Siamo giunti al momento dei brand più importanti del padel.

Tra i topsellers c’è la marca Dunlop.

Nella fascia alta c’è la serie Titan; la caratteristica principale risiede nel punto di uscita della pallina, che è molto ampio. Per scendere nei dettagli tecnici, il modello è oversize ed unico; inoltre, è utile ad estendere la zona di battuta. Il nucleo determina la potenza ed in questa racchetta si tratta di un Mega Flex da 38 mm. Un’altra caratteristica molto importante di questo modello è la Tecnologia Power Bar: un sistema di bilanciamento che cambia in base alle diverse situazioni che si creano nella partita. Come funziona? Molto semplice: nel perimetro della racchetta c’è un gel, che in difesa resta più vicino all’impugnatura e garantisce un bilanciamento più basso, mentre in attacco aumenta la potenza della battuta.

Alla Dunlop fa seguito Bullpadel.

Il modello Hack 2020 è stato creato sulla base della racchetta che fece vincere Paquito Navarro; per questo, è raccomandata ai professionisti. Di forma “a diamante”, la prima caratteristica che la rende topseller di questo brand è il bilanciamento alto. A livello compositivo, il telaio è al 100% in carbonio ed i piatti sono in fibra Tricarbon con un nucleo di gomma MultiEVA doppio. Specifica di questa racchetta è la Tecnologia VibradriveG. Il funzionamento è molto simile al modello della Dunlop: nella zona del ponte c’è un inserto in caucciù che riduce al minimo le vibrazioni. L’effetto principale – un giocatore di padel lo sa – è la riduzione degli infortuni, dato che le vibrazioni generalmente ne sono la principale causa. Unica è anche la tecnologia CustomWeight: si tratta di un sistema di placche che consente di modificare il bilanciamento della racchetta in base alle esigenze del singolo giocatore.

Per tutti gli altri giocatori, invece, di altro livello oltre l’agonismo, si consiglia La Vibor-a King Cobra Black 1K. Questa racchetta è un formato ibrido tra la struttura in carbonio e la fibra di carbonio 1K per i piatti. Il nucleo è in gomma EVA Soft e proprio questa composizione determina l’ottimale rimbalzo del colpo. Questo modello in particolare coniuga potenza e confort nel palleggio.

Nascita del padel: origini, primi campi, attrezzatura

La nascita del padel ha un nome e un cognome: Enrique Corcuera. Siamo nel 1969 ed un messicano di nome Enrique Corcuera vuole costruire un campo da tennis in casa sua. Tuttavia, essendoci dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile per tracciare il campo, li fece diventare parte integrante dello stesso. Quindi, diede delle regole ed un nome a questo nuovo gioco, nato “per sbaglio”: non si parlava più di tennis, ma di padel.

Evoluzione: nascita del padel in Spagna e Argentina

Il messicano Corcuera, qualche giorno dopo aver ideato il nuovo sport, invitò a giocare a casa sua un amico spagnolo; si trattava di un nobile, Alfonso Hohenloe, che, dopo aver giocato a padel, fece costruire un campo nel suo circolo sportivo “Marbella Club”. Marbella, si ricorda, è una delle migliori località della Spagna per le proprie vacanze sportive. Proprio a Marbella, degli atleti argentini scoprirono il padel e lo importarono nel Sud America.

Attualmente, in Argentina, il padel è praticato da milioni di persone e sono stati addirittura stanziati dei fondi per la costruzione di campi pubblici. Segue la Spagna, che invece, pur avendolo scoperto prima, ha riservato lo sport ai club ed ad una diversa cerchia sociale, di stampo golfistico e tennistico.

In Argentina e in Spagna ci sono delle vere e proprie competizioni nazionali e mondiali di padel.

Il padel in Italia

Il padel è arrivato in Italia nei primi anni ’90, più precisamente nel 1991. La prima città in cui si è sviluppato è stata Bologna ed è stato riconosciuto dal CONI e inserito nella FIT (Federazione Italiana Tennis) solo nel 2008.

A questo link potete accedere ai dati in tempo reale per capire lo sviluppo del padel nel mondo.

Una cosa, però, è certa: sul padel si sta investendo sempre di più, anche perché del padel ci sono vere e proprie competizioni mondiali. Ad esempio, il World Padel Tour ha un montepremi di 180.000€ e il Master ne ha uno di 250 mila euro.